Il fascino immutabile del Melodramma

fascino_immutabile_melodramma“Non tutti i mali vengono per nuocere”  e così è stato!
Il Concerto Lirico “Il fascino immutabile del melodramma”, organizzato dalla Fondazione Onlus Radioterapia Oncologica e diretto dal prof. Paolo Paolieri è inizialmente previsto alla Fortezza Santa Barbara. Causa previsioni di pioggia viene spostato frettolosamente al Teatro Manzoni. A poche ore dall’inizio dello spettacolo si rende necessaria la sostituzione del baritono Massimo Cavalletti, colpito da una improvvisa indisposizione, con il baritono Lisandro Guinis.
È l’inizio di un insuccesso? Per degli improvvisatori senza dubbio!
Sarebbe stato un bell’insuccesso e gli avrebbe fornito anche tutte le giustificazioni necessarie a tirarsi fuori dalle colpe.
Alla direzione, però, ci sono 30 anni d’esperienza e sul palco dei veri professionisti avvezzi ai migliori palchi italiani ed internazionali e questo fa la differenza!
L’orchestra apre il concerto con l’Overture dal Barbiere di Siviglia di Rossini con una

acustica perfetta e un pubblico talmente silenzioso da rendere l’atmosfera magica. Segue l’esperto baritono Guinis con Di Provenza il mare,il suol da Traviata, che lascia il palco alla potente voce del tenore Mugnaini nella celebre aria Vesti la giubba da I Pagliacci di Leoncavallo e alla voce melodica del soprano Silvana Froli in Vissi d’arte dalla Tosca di Puccini.
Da quel momento è un susseguirsi di emozioni forti e di applausi che non fanno finire nemmeno le ultime note dell’orchestra intervallate dalle abili e coinvolgenti introduzioni ai brani del presentatore Paolo Paolieri.
Troppo velocemente arriva la fine del programma e troppe persone vogliono ancora sentir cantare.
Il pubblico pressa e rumoreggia e gli artisti e l’orchestra concedono molti bis.

Una serata eccezionale e coinvolgente, ricca di quell’arte che porta la nostra lingua in giro per il mondo, ricca d’esperienza, di professionalità e di emozioni forti purtroppo pochissimo e male pubblicizzata e incentivata da una città che si fregia di essere la Capitale della Cultura 2017 ma che, dall’eremo del suo pressapochismo e della sua superficialità, riesce ad esibire solo l’arroganza della sua ignoranza che culmina in un orrendo e antiquato quanto costoso laser verde che di tanto in tanto fende i tetti dei pistoiesi.

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1 Commento a “Il fascino immutabile del Melodramma”

  1. By paolo pao, 13 Luglio 2017 @ 07:23

    Un vivo ringraziamento a questo blog per i completi ed efficaci servizi a questa iniziativa, dalla presentazione, al programma, all’ottima recensione finale. Ho cominciato a lavorare a questo concerto dalla fine di gennaio e ci tenevo molto alla sua riuscita per le sue nobili finalità, il livello del cast, l’importanza che ha il Melodramma nella cultura italiana, aspetti che tu Emiliano, hai puntualmente ripreso, facendomi anche lodi personali che, inutile negarlo, sono sempre gradite. Nonostante il successo della serata, messo in rilievo anche dai servizi tv, dai giornali e dai vari commenti, non posso negare che mi sarei aspettato un Teatro Manzoni un po’ più pieno di gente. Forse, come dici, la pubblicità non è stata sufficiente, forse il tempo non ha facilitato, forse c’erano altre iniziative in contemporanea…fatto sta che secondo me chi non è venuto ha perduto una bellissima occasione. Avere, per un biglietto da 15 euro, un concerto con a) un’orchestra di trenta bravi musicisti, b)tre cantanti di alto livello, c)un Teatro Manzoni a disposizione dalla platea ai palchi a scelta, d)la beneficienza per una fondazione che lavora per la ricerca e la lotta contro il cancro; credo non capiti spesso. A Montecatini (e non solo) per concerti con due cantanti( spesso inferiori a questi) ed un pianoforte vengono richiesti anche 20 euro se non più. E si dice anche che Pistoia abbia una bella tradizione lirica…Ma chissà, forse essere Capitale della cultura ha dato un po’ alla testa o forse, al contrario, la gente non se n’è neanche accorta. Ma una domanda che mi assilla la mente la voglio porre ai lettori di questo blog: “Ma se in Italia Pistoia è la CAPITALE della cultura, a che livello sono le altre città???”

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