Il Metano, a chi dà una mano?

assemblea 015_lowIl Metano, a chi dà una mano? Questo è lo slogan dell’assemblea pubblica che il comitato di Bottegone-Badia-Agliana ha organizzato mercoledì scorso al bar del Circolo di Badia a Pacciana. E’ ripreso in modo ironico, da uno slogan pubblicitario degli anni ’80, che proponeva la comodità di questo combustibile nei confronti delle bombole di gpl per l’uso domestico. All’incontro è stato usato invece, per iniziare a parlare del progetto che la società svizzera Repower ha depositato in Regione Toscana per la Valutazione d’Impatto Ambientale, che prevede la costruzione di una centrale elettrica a metano nell’area ex-Radicifil a Canapale (Pistoia). Questa procedura, chiamata anche con il suo acronimo “VIA”, è disciplinata dalla Legge Regionale 10 e 11 del 2010, e prevede che “chiunque abbia interesse può prendere visione del progetto e del relativo studio di impatto ambientale, e presentare proprie osservazioni all’autorità competente” (Art. 52 comma 7)  entro il termine di 60 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso pubblicato su un quotidiano a diffusione regionale o provinciale (nel nostro caso entro il 19 giugno).

L’assemblea, iniziata con qualche minuto di ritardo sulla tabella di marcia, ha visto la partecipazione di oltre 100 persone e di oltre 10 apprezzati interventi tra cittadini, comitato, politici e associazioni.
Ha iniziato il Prof. Paolo Paolieri che, con l’abilità di sempre, ha introdotto l’argomento di quelle che ha definito “Le Torri Gemelle” di Canapale. Ha riassunto brevemente le tappe che il comitato ha percorso nei confronti di questo progetto e che hanno portato a una Petizione Popolare firmata da oltre 2400 cittadini. Ha poi sapientemente proseguito con una serie di domande aperte che hanno stimolato e creato l’interesse per gli argomenti successivi.
Ho avuto l’onore del secondo intervento, dove ho spiegato brevemente che cos’è una centrale turbogas a ciclo combinato e i dati appresi dal progetto depositato.
La parola è così passata alla Prof. Luciana Giovannetti che, in qualità di docente nonchè Direttore del Dipartimento di Biotecnologie Agrarie dell’Università degli Studi di Firenze, ci ha illustrato in modo sintetico ma allo stesso tempo semplice ed estremamente esauriente:

  • l’impatto che questo tipo di impianto può avere sull’ambiente e sulla salute umana.
  • Le tonnellate di sostanze che andranno a finire nell’aria che respireremo e di quanto possono essere pericolose e insidiose le polveri sottili emesse (PM2,5 – PM1) che, data la loro ridotta dimensione, non trovando più nei polmoni una barriera efficace, andranno a finire direttamente nel sangue e nelle nostre cellule
  • di come non sia previsto dalla legislazione vigente, il controllo di questo tipo di polveri sottili sul quale sta puntando il dito l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Ha poi seguito un intervento della dottoressa Sandra Fabbri della Fondazione Pofferi che ha invece sottolineato la serietà della Repower e messo in dubbio la veridicità dei dati proiettati (NOTA:dati tra l’altro presi dal progetto depositato proprio da Repower!). Seguito a ruota da un intervento del consigliere comunale Alessio Bartolomei  e da uno di Alessio Bartolini del gruppo dei Verdi che ha sottolineato  l’ineguatezza di tale progetto che, di fronte alla necessità di percorrere la strada delle energie rinnovabili, risulta essere antiquato ed inefficace nel creare nuovi posti di lavoro. Interessante è stato il contributo del consigliere provinciale Patrizio La Pietra che ha rilevato una discrepanza tra la legge regionale riguardante il procedimento di VIA con le normative nazionali e di Franco Bardelli  della circoscrizione 2 che ha posto in luce il problema dell’inquinamento elettromagnetico. Il microfono è così andato a Giorgetta Giacomelli che ha sottolineato il percorso fatto dal comitato dalla sua nascita nel 1989 e ha espresso le sue perplessità sulle continue scelte delle amministrazione nel voler dirottare sul nostro territorio, tutte le soluzioni più impattanti. I direttori di Coldiretti e Cia, Sossi e Livi, hanno dato il contributo delle associazioni dei coltivatori. Un altro mio intervento ha mostrato la tortuosa strada che il comitato ha dovuto percorrere per trovare il progetto dell’impianto e di quale sia il concetto di trasparenza e partecipazione da parte della provincia.

L’assemblea è terminata con un documento firmato dai cittadini che contiene tra l’altro la sintesi delle osservazioni che il comitato presenterà alla Regione.

2 Commenti a “Il Metano, a chi dà una mano?”

  1. By Emiliano Giu, 17 Giugno 2011 @ 16:53

    Il mio solito ringraziamento personale a tutti coloro che hanno reso possibile questo evento con il loro aiuto e la loro presenza. Un ringraziamento particolare alle “signore dei Volantini” capitanate dalla Paola del Casone dei Giacomelli, a Walter Becheroni per l’amplificazione, a Gianluca Bonacchi per le foto e l’allestimento della sala, a Simone Roggi per le riprese video e alle bariste Daniela e Franca.

  2. By paolo pao, 18 Giugno 2011 @ 12:34

    Mercoledì 15 giugno un’assemblea da tutti definita molto riuscita con approvazione e firma delle osservazioni alla regione, giovedì 16 tvl ha dedicato il primo servizio del tg alla nostra assemblea, ieri due grossi articoli della Nazione e del Tirreno, con tanto di locandina “Paura e rabbia per la centrale della Repower”…Possiamo definirci soddisfatti di questa prima battaglia?

RSS feed for comments on this post. TrackBack URI


Inserisci un Commento

Devi essere collegato per inserire un commento.