Festa del Cittadino: Quel che più dispiace
Da più di un mese si parla, su questo blog e su altri giornali on line, soprattutto Linee Future, della questione “Festa del cittadino nella Badia di Pacciana”e crediamo sia giunto il momento per fare una riflessione conclusiva.
Al di là della contesa “accoglienza o non accoglienza nell’abbazia”, sulla quale ognuno legittimamente può avere le sue opinioni, ciò che più dispiace in tutta questa vicenda è il fatto che il 14 luglio un folto gruppo di persone, facenti parte di un comitato che rappresenta la comunità, ha espresso per alzata di mano e quasi all’unanimità una sua scelta e successivamente quella decisione è stata annullata e rovesciata senza riconsultare quei cittadini. La proposta poteva anche essere discutibile, opinabile, da approfondire, tutto ciò che vogliamo: ma prima di annullarla e decidere il contrario quei cittadini andavano perlomeno riconvocati. Se non altro per rispetto. Facendo come si è fatto quel comitato è stato svalutato, svilito, per certi aspetti umiliato. E questo non va bene!
Successivamente, proprio nel pieno della discussione, è stato chiesto un confronto pubblico con tutti i soggetti che avevano partecipato al dibattito, per chiarire la questione.
Ebbene, neanche questa proposta è stata accolta.
Evidentemente si vuole evitare il più possibile la convocazione di riunioni pubbliche generali e si preferisce procedere per piccoli gruppi. Questo però non è un bel segno perché senza un confronto generale e approfondito, non emergono le esigenze e le voci della collettività ma solo le posizioni di alcuni.
Paolo Paolieri e Emiliano Giusti
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